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CREATIVE COMMONS

Creative Common: cos’e’?

 

Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d’autore che si basano sul principio de “alcuni diritti riservati”.

Le CCPL, infatti, rendono semplice, per il titolare dei diritti d’autore, segnalare in maniera chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa.

Il funzionamento delle CCPL è reso possibile dal fatto che la legge italiana sul diritto d’autore – così come, in generale, le corrispondenti normative nazionali e internazionali – riconosce al creatore di un’opera dell’ingegno una serie di diritti; allo stesso tempo, la legge permette al titolare di tali diritti di disporne.

Uno dei modi in cui ciò si può fare è con il meccanismo contrattuale della licenza, tramite cui il titolare dei diritti (il cosiddetto “licenziante”) concede o meno alcuni diritti alla controparte (il cosiddetto “licenziatario”) ovvero qualsiasi fruitore dell’opera. E` importante sottolineare come le CCPL, e in generale tutte le licenze di diritto d’autore, non siano la fonte dei diritti in oggetto: è grazie alla legge che tali diritti sorgono. Le CCPL sono solo uno strumento tramite cui il titolare dei diritti concede determinati permessi ai licenziatari.

Tali permessi sono flessibili e possono essere vincolati ad alcune condizioni: il titolare dei diritti d’autore può, per esempio, subordinare la riproduzione dell’opera – e in generale gli atti permessi dalla particolare licenza Creative Commons scelta – al vincolo che l’opera medesima non sia modificata (opzione “Non opere derivate”) o che non vi sia una finalità prevalentemente commerciale (opzione “Non commerciale”); oppure, in linea con i principi del “copyleft” tipici del Software Libero, che qualora si modifichi un’opera e la si ridistribuisca, la cosiddetta “opera derivata” debba essere ridistribuita sotto le medesime condizioni alle quali si è ricevuta l’opera originaria (opzione “Condividi allo stesso modo”).

Le CCPL sono state create negli Stati Uniti dall’associazione no-profit Creative Commons. Sono state quindi tradotte in italiano e adattate al nostro sistema giuridico da un gruppo di lavoro coordinato dal prof. Marco Ricolfi del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Torino. Dal gennaio 2005 il referente per Creative Commons Italia è il prof. Juan Carlos De Martin del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, coadiuvato per le questioni di natura legale dal gruppo di giuristi che ha effettuato l’adattamento originario delle licenze.

(tratto da Creative Common Italia)


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